In questo articolo ti spiegherò la differenza tra archetipo maschile e archetipo femminile e vedremo quanto è importante trovare un equilibrio tra queste due polarità, tra questi due estremi.
Prima di iniziare, mi presento…
Mi chiamo Stefania, sono Green Life Coach ed Ecotuner certificata, grande appassionata di Crescita Personale e di Natura, e Apicoltrice per passione.
Ho deciso di unire queste mie grandi passioni e di creare questo Blog: qui condivido risorse gratuite e strumenti utili per la tua Crescita Personale.
Il filo conduttore è la Natura, nostra Maestra.
Questo articolo prende proprio spunto dalla Scuola di Ecopsicologia che sto seguendo.
Partiamo!
Ho da poco finito di leggere il libro di Gianluca Gotto, Profondo come il mare, leggero come il cielo.
Un libro che mi è entrato nel cuore, un manuale che illustra in modo chiaro la filosofia buddhista zen. Se non lo hai mai letto, ti consiglio di dedicare un po’ del tuo tempo a questo libro. Ti tranquillizzo subito, non si tratta di un libro sulla religione buddhista.
Il buddhismo si può intendere come una religione o come una filosofia di vita. E per me, così come per l’autore, si tratta della seconda. Si tratta di uno stile di vita.
La vita è spesso un vagare tra estremi e si esprime in termini di polarità: giorno e notte, luce e ombra, energia e materia, pieno e vuoto, polo positivo e polo negativo, Yin e Yang, grande felicità e grande dolore, grande soddisfazione e grande delusione.
Per il buddhismo la serenità è una questione di equilibrio.
La vera saggezza è l’equanimità, il camminare sulla Via di Mezzo, il trovarsi in equilibrio tra gli estremi, in ogni situazione della vita.
Né un estremo né un altro, né Yin né Yang, né bianco né nero, né piacere smodato né inutile sofferenza. È l’equilibrio che governa tutto.
Solo in questo modo potremo essere sereni e soddisfatti.
Quando siamo lontani dagli estremi, è più facile essere padroni di noi stessi.
Sono sicura che ora ti starai chiedendo: “Ok, ma che cosa c’entrano archetipo maschile e archetipo femminile?”. Vero?
Ho aperto l’articolo con questa breve introduzione tratta dal libro di Gotto perché questa riflessione si collega a uno dei punti cardini dell’Ecopsicologia (la pratica su cui si basa il mio percorso in Green Life Coaching): l’importanza di una riconnessione tra il femminile e il maschile del nostro essere.
Il disequilibrio venuto a crearsi attualmente, a livello ambientale, sociale e individuale è, infatti, il riflesso di una perdita di armonizzazione e sinergia costruttiva tra queste due polarità, maschile e femminile.
Che cosa significa?
Nel nostro essere uomini o donne, la nostra natura umana ha due componenti, una maschile e una femminile.
Una, quella maschile, correlata alle attività dell’emisfero sinistro del cervello (quello logico, lineare, razionale e analitico) e una, quella femminile, correlata alle attività dirette dall’emisfero destro (quello analogico, circolare, intuitivo e sintetico).
La cultura occidentale contemporanea è basata su una percezione razionale della realtà e privilegia una modalità di conoscenza analitica, organizzativa e sistematica.
La mente razionale si basa sui dati forniti dai cinque sensi, sulle categorie causa/effetto e spazio/tempo, sulle nozioni apprese nel corso dell’esperienza, sulla memoria, sulla percezione distaccata e “oggettiva” della realtà.
Il logico, legato alla parola, al ragionamento, alla riflessione, alla forza, alla conquista, alla dimensione esteriore, all’azione, rappresenta simbolicamente la componente maschile dell’esistenza.
Quella che è stata messa di lato, nella cultura occidentale (a partire dalla rivoluzione industriale), è la componente emotiva/intuitiva.
L’analogico, legato all’immagine, ai sogni, alla dimensione interiore, all’accoglienza, alla contemplazione, all’intuizione, all’emozione, all’amore, rappresenta simbolicamente la componente femminile dell’esistenza.
Maschile e femminile sono aspetti presenti in ognuno di noi, indipendentemente dal nostro essere uomo o donna, dal genere e dal sesso.
In Ecopsicologia si parla di “Risveglio del Femminile”. Ogni individuo, uomo o donna che sia, ha in sé una componente archetipicamente maschile, legata alla razionalità, all’esteriorità, alla capacità analitica, alla percezione dualistica. E ha in sé una componente archetipicamente femminile, legata alla sensibilità, all’interiorità, alla capacità di amare, al desiderio di unificare, di riunire.
In questa tabella, trovi le principali caratteristiche della polarità maschile e della polarità femminile:
Per ritrovare un equilibrio esterno, visibile sul piano materiale della vita di tutti i giorni, è importante cercare di ristabilire un equilibrio prima a livello individuale all’interno di ognuno di noi.
Per far sì che il nostro ecosistema personale sia in armonia, abbiamo bisogno di recuperare la consapevolezza e l’equilibrio tra le due polarità dell’essere (maschile e femminile), tra i due emisferi del cervello (sinistro e destro), tra ragione e sentimento, tra scienza e arte.
Recuperare questo equilibrio è fondamentale per la qualità della propria vita, per il proprio benessere e per il successo del proprio agire nel mondo.
Prova a pensarci…
In questi ultimi anni, sempre più persone stanno sentendo un forte bisogno di stabilire un rapporto più stretto con la propria interiorità e con la Natura. Questi sono tutti segni del risveglio del femminile, la polarità finora più trascurata e repressa nella cultura occidentale. La Madre Terra, la Natura, infatti, è la rappresentante simbolica dell’archetipo femminile della natura umana.
Recuperare l’aspetto femminile dell’esistenza vuol dire ridare spazio anche ai valori legati alla vita, all’amore, alla collaborazione, alla sensibilità, alla bellezza, alla capacità di riconoscersi parte di un insieme più vasto, per controbilanciare e ridimensionare i valori dettati dall’ossessione maschile per il dominio e il controllo.
Queste due energie sono ugualmente utili e possono diventare potenti quando utilizzate entrambe.
L’energia maschile, quella dell’emisfero sinistro, segue la via diretta, procede da A a B, è focalizzata, è capace di andare dove si è prefissato di andare con metodo e precisione.
L’energia femminile, quella dell’emisfero destro, segue la via delle infinite possibilità, agisce per trasformare il mondo da dentro, è la portatrice della potenzialità creativa. Senza anche questa energia, un progetto rimane tale, sulla carta, ma non ha il carburante per procedere e, soprattutto, non ha la resilienza per affrontare le sorprese e le sfide durante il percorso, non previste dal programma iniziale.
Mentre la parte destra ci fornisce gli strumenti per essere efficienti e produttivi, la parte sinistra ci permette di mettere in gioco la parte sensibile, intuitiva e creativa.
Senza la parte introspettiva che ti fornisce l’energia femminile non potrai sapere chi sei, cosa vuoi o dove vuoi andare. Ma senza l’azione che ti dà l’energia maschile non sarai in grado di attivarti per raggiungere ciò che desideri. L’obiettivo è non rimanere passiva aspettando che le cose accadano, ma identificare cosa vuoi e andare a prenderlo.
Quando l’energia maschile è troppa emerge in tutto il suo aspetto competitivo e tende a focalizzarsi su un’unica visione della realtà.
Quando l’energia femminile è troppa, l’emozione prende la mano e rende difficile interagire con l’operatività quotidiana.
Ora capisci meglio quanto siano importanti entrambe le polarità e quanto sia fondamentale trovare un equilibrio tra le due?
Ti invito a leggere questa tabella per farti un’idea se ti riconosci più in una polarità, più nell’altra o se senti che c’è già un buon equilibrio tra i due fronti:
Non dobbiamo avere necessariamente l’archetipo maschile al 50% e l’archetipo femminile al 50%. Tuttavia, è importante che ci sia una buona rappresentanza di ognuna di queste due energie per poter gestire al meglio il proprio agire e raggiungere un buon livello di qualità di vita.
Per il raggiungimento di un buon benessere individuale è molto importante iniziare a pensarsi in modo più complesso, conciliando ed integrando tra loro le due polarità.
Come trovare l’equilibrio tra polarità maschile e polarità femminile
Immagino che ora ti starai chiedendo come trovare il giusto equilibrio per conciliare e integrare queste due polarità.
Qui di seguito voglio condividere con te alcune pratiche che ho sperimentato (e che tuttora porto avanti) e che possono esserti utili:
- pratica la meditazione. La meditazione aiuta a sviluppare l’autocontrollo che ti insegnerà a rimanere lontano dagli estremi. In questo articolo ho condiviso alcuni consigli pratici per iniziare a meditare.
- Stai in Natura. La componente femminile è connessa ai cicli naturali, alla Madre Terra. Cammina, respira, ascolta i suoni della Natura, apri i tuoi sensi a questa esperienza nell’ambiente naturale.
- Dedica del tempo a un’attività creativa: danzare, suonare uno strumento musicale, dipingere, lavorare la ceramica, cucinare, scrivere, fare journaling. Sono attività che arricchiscono l’esperienza sensoriale e contribuiscono a sviluppare la componente femminile.
- Pratica yoga. Una delle migliori attività fisiche che ti consente di connetterti con la tua energia femminile e mantenere l’equilibrio con l’energia maschile è lo yoga. Attraverso questa pratica imparerai a equilibrare entrambe le energie e riabbracciare entrambe.
- Ascolta il tuo corpo. Fermati un attimo e ascolta i bisogni e i segnali che il tuo corpo ti sta dando.
- Scegli con cura le tue abitudini. Le tue abitudini hanno un ruolo chiave nella qualità delle tue giornate. Mantieni attive quelle abitudini che ti aiutano a diventare una persona serena ed equilibrata. Sii costante. In questo post ho condiviso 8 sane abitudini che ti possono essere utili. Tra queste c’è la pratica della gratitudine (ne parlo in questo articolo).
- Fermati per 5 minuti senza fare assolutamente niente. Questo consiglio è tratto dal libro Profondo come il mare, leggero come il cielo di Gianluca Gotto.
Come sostiene l’autore, è la frenesia mentale che caratterizza la cultura occidentale a renderci estremi.
La nostra mente è calibrata su un costante dualismo: bianco o nero, vincere o perdere, attaccare o difenderci, accettare o rifiutare, approvare o criticare, giusto o sbagliato.
Lascia da parte, per un momento, la frenesia e il voler categorizzare ogni cosa. Prova a rallentare, respira, attendi, non agire. Invece di fare qualcosa, semplicemente stai. Qui e ora.
“Diventare interi”, come afferma l’Ecopsicologia, significa essere capaci di vivere il razionale e l’emotivo, l’esteriore e l’interiore, il materiale e lo spirituale, l’attenzione al particolare e al tutto, l’accoglienza e il superamento dei limiti, per affrontare le sfide della vita, grandi e piccole, in modo nuovo e più consapevole.
E tu, hai già trovato il tuo equilibrio?
Se vuoi condividere le tue riflessioni, ti invito a compilare questo form oppure a scrivermi in DM sulla mia pagina Instagram. Ti leggerò con molto piacere!
Grazie per aver dedicato il tuo tempo a leggere questo articolo! Mi auguro che ti abbia fatto riflettere e che ti abbia dato degli spunti utili per la tua crescita personale.
A presto!
Un abbraccio,
Stefania
Fonti
Libro: Profondo come il mare, leggero come il cielo di Gianluca Gotto
Libro: Ecopsicologia di Marcella Danon
Formazione: Green Coaching, Ecopsiché – Scuola di Ecopsicologia