Hai mai sentito parlare di Ecopsicologia?
In questo articolo esploreremo insieme di che cosa si tratta e perché ho deciso di abbracciare l’approccio che propone.
Mi auguro, inoltre, che questo articolo ti possa fornire una visione nuova di come guardare e vivere il Pianeta, oltre a una maggiore consapevolezza di quanto tutto sia interconnesso.
Ma prima lascia che mi presenti…
Mi chiamo Stefania Sarga, sono una Green Life Coach e facilitatrice Mindfulness.
La mia carriera è iniziata nel mondo del marketing e della comunicazione: ho lavorato in piccole-medie imprese e in multinazionali per oltre 10 anni.
Alcuni anni fa, ho vissuto un periodo della mia vita in cui mi sentivo persa, insicura della mia direzione e lontana dai miei valori.
Questo mi ha portata a vivere momenti di stress, sfiorando il burnout.
Solo riscoprendo la mia connessione con la Natura e abbracciando con ancora più passione il percorso di Crescita Personale che avevo iniziato anni prima, ho ritrovato equilibrio e direzione.
Oggi, attraverso la mia esperienza, la mia formazione in Green Life Coaching (riconosciuta dall’Association for Coaching), e il mio metodo (che prende ispirazione dalla Natura), accompagno persone ambiziose, lavoratrici dipendenti e libere professioniste, a ritrovare tempo di qualità per sé e a raggiungere i propri obiettivi di vita, senza stress e senza rinunciare a ciò che amano.
La mia missione è aiutarle a sentirsi soddisfatte e a vivere una vita piena di significato.
Il Green Life Coaching è un approccio innovativo che unisce Ecopsicologia e Coaching.
E ora, partiamo!
Immagina di essere immersə nella Natura, circondata dal verde degli alberi e dei prati e dal blu del cielo. Immagina i suoni, i profumi, la bellezza. Immagina di respirare aria pulita.
E ora immagina di essere tra le strade caotiche di una città, circondatə da cemento e da edifici di qualsiasi forma e tipologia. Immagina lo smog e il traffico.
Quale situazione ti trasmette più serenità?
Sono certa che, pensando alla prima situazione, ti sia scappato subito un sorriso e che il tuo cervello si sia immediatamente rilassato.
Questo è il grande potere della Natura.
L’ambiente naturale è stato, per migliaia di anni, la nostra casa.
Eppure, negli ultimi anni, siamo sempre più disconnessi dalla Natura.
E, perdendo il contatto con la Madre Terra, perdiamo il contatto con la nostra origine, con la nostra natura più autentica, con il nostro Sé profondo.
Vite frenetiche, urbanizzazione, stress, malessere sociale, crisi di valori, uso continuo delle risorse naturali…
È in questo contesto che nasce l’Ecopsicologia, l’incontro tra Ecologia e Psicologia.
Come disciplina, insegna a riconoscere la correlazione tra benessere interiore individuale e la qualità dell’ambiente naturale circostante.
La parola chiave è RICONNESSIONE, su diversi livelli: sul piano personale, sul piano sociale, sul piano terrestre.
Qual è la mission dell’Ecopsicologia?
La missione principale dell’Ecopsicologia è quella di sanare la disconnessione che si è creata tra essere umano e Natura, con il fine di restaurare un equilibrio sul piano personale, sociale e ambientale.
L’Ecopsicologia sottolinea l’importanza, per il nostro benessere fisico e psichico, del contatto diretto con la Natura.
I tre principali obiettivi dell’Ecopsicologia sono:
→ Risvegliare la consapevolezza della nostra natura più profonda e più ampia.
→ Risvegliare la consapevolezza della nostra interconnessione con l’ecosistema.
→ Risvegliare la consapevolezza del nostro potere di cambiare le cose.
L’Ecopsicologia promuove un cambio di visione del mondo: da una visione antropocentrica (secondo la quale il mondo è qui per noi e noi umani siamo i padroni del mondo) a una visione ecocentrica (secondo la quale noi siamo qui nel mondo, insieme a tante altre creature, animali, vegetali e umane).
Viviamo, infatti, in un momento culturale in cui l’ego e la dimensione più mentale, logico e razionale dominano (ne ho parlato meglio in questo articolo).
L’Ecopsicologia è un modo di guardare l’essere umano e il mondo naturale non più come se fossero due cose separate tra loro, ma riconoscendo le interconnessioni che ci legano a questo bel Pianeta verde e azzurro.
L’Ecopsicologia promuove la consapevolezza che siamo profondamente legati al Pianeta Terra, che siamo parte integrante dei processi evolutivi che hanno portato alla realizzazione dell’ecosistema terrestre, che tutto è interconnesso e che c’è una relazione molto stretta tra la qualità del nostro rapporto con l’ambiente naturale e la nostra qualità di vita personale.
L’Ecopsicologia nasce, infatti, dal presupposto che esiste una chiara polarità “dentro-fuori”: se ci chiudiamo nei confronti di ciò che siamo “dentro”, diventiamo chiusi verso il “fuori”, e viceversa.
Quando le azioni che compiamo esternamente sono in contrasto con il nostro mondo interiore di valori e sentimenti, ci chiudiamo a ciò che siamo in profondità e si crea un circolo vizioso che ci isola sempre di più.
L’Ecopsicologia si propone di invertire questo processo guidando le persone verso una progressiva apertura nei confronti del proprio mondo interiore che si può tradurre in una capacità di provare maggiore empatia e senso di compartecipazione nei confronti di quello che viene vissuto come “mondo esterno”.
E, contemporaneamente, guida a un incontro con il mondo esterno e con il mondo naturale come occasione di introspezione e ampliamento degli orizzonti anche interni.
In sostanza, più ci addentriamo nella Natura fuori, più diventa facile connetterci con la Natura dentro, e viceversa.
L’Ecopsicologia si occupa di studiare e di ristabilire la riconnessione a tutti i diversi livelli tra noi e il mondo, attraverso una riconnessione con noi stessi, prima di tutto: con ciò che siamo come individui, come esseri umani, come esseri viventi, come parte dell’ecosistema di questo Pianeta.
L’Ecopsicologia considera la crescita personale il percorso più efficace per favorire lo sviluppo di una maggior consapevolezza e per permettere, così, agli esseri umani di diventare persone realizzate e, quindi, cittadini del Pianeta Terra più liberi, più responsabili, più creativi.
Capaci di trovare ognuno il proprio modo di contribuire alla comunità della vita nel suo senso più ampio.
Perché quando si acquisisce una maggior capacità di ascolto, empatia, comprensione di sé, diventa più facile attivare queste stesse capacità anche nei confronti degli altri, non solo umani, ma anche animali, alberi, piante, montagne, paesaggi.
Diventiamo consapevoli che siamo parte del mondo, parte del grande processo della vita.
Lo scopo dell’Ecopsicologia non è cambiare l’essere umano, ma la visione che ha di sé e del suo rapporto con il mondo che lo circonda.
Quando nasce l’Ecopsicologia?
Il termine “Ecopsicologia” nasce nel 1989 nell’ambito di un gruppo di accademici (Elan Shapiro, Robert Greenway, Alan Kanner, Mary Gomes) dell’Università di Berkeley, in California, per rispondere all’emergente malessere esistenziale e sociale indotto dalla perdita di connessione con le nostre radici terrestri.
Si diffonde poi in tutto il mondo con un obiettivo preciso: aiutare l’uomo moderno a riconnettersi con l’ambiente naturale perché il malessere psichico dell’uomo contemporaneo dipende anche dall’aver “spezzato” il legame con la Natura.
Successivamente entra a far parte di questo gruppo anche Theodore Roszak, storico della cultura e docente universitario presso la California State University di Hayward, che pubblica nel 1992 il primo libro che definisce l’Ecopsicologia: The voice of the Earth, a cui fa seguito, nel 1995, la raccolta di saggi Ecopsychology, che presenta e lancia l’Ecopsicologia al grande pubblico.
Nel 1996, Fritjof Capra cita Roszak e l’Ecopsicologia nel suo libro La rete della vita, tradotto in italiano nel 1997, ed è il primo lancio mondiale.
In Italia, si parla per la prima volta ufficialmente di Ecopsicologia nel luglio 1999, al convegno internazionale “L’uomo e il paesaggio”, tenutosi a Riomaggiore, organizzato da Nives Riva e Marcella Danon.
In alcune Scuole e Università americane, l’Ecopsicologia è entrata a far parte dei programmi di studio e, per quanto riguarda l’Europa, viene insegnata, ad esempio, al Schumacher College (Inghilterra), alla University of Strathclyde (Scozia) e all’Università della Valle d’Aosta.
Nel 2004 nasce a Osnago (Lecco) la prima Scuola di Ecopsicologia italiana, fondata dalla psicologa Marcella Danon.
Nel 2005 viene fondata a Neuchâtel (Svizzera) la European Ecopsychology Society (EES), Società Europea di Ecopsicologia.
Dal 2016 l’Associazione cambia nome in IES (International Ecopsychology Society) e oggi conta 12 rappresentanze nazionali in 4 diversi continenti.
I fondamenti teorici dell’Ecopsicologia
L’Ecopsicologia ha un approccio transdisciplinare che avvicina, crea un dialogo e collaborazione tra diverse discipline, per dare vita e forma a una visione più ampia e a una scienza della vita, per la vita.
L’Ecopsicologia nasce, anzitutto, dall’incontro tra ecologia e psicologia.
L’ecologia ci aiuta a prendere contatto con il mondo di cui siamo parte.
La psicologia ci aiuta a prendere contatto con chi siamo noi come persone, con i nostri sogni, con i nostri talenti, con ciò che sappiamo fare e con ciò che amiamo fare.
L’Ecopsicologia è un approccio nato in ambito psicologico, e non è un caso.
Tutto il lavoro che può essere fatto sul piano ecologico, infatti, non riuscirà a mettere radici profonde nell’individuo e, di conseguenza, non diventerà mai parte della sua quotidianità se, prima, non viene fatto un lavoro di tipo introspettivo volto a facilitare una presa di coscienza di maggiore respiro rispetto se stessi e l’ecosistema Terra di cui si è parte.
Il pensiero ecopsicologico parte da alcuni presupposti teorici ben precisi, quali l’integrazione con la psicologia ambientale, la psicologia umanistica e la psicologia transpersonale.
“Siamo noi che modelliamo le circostanze della nostra vita con i nostri atteggiamenti, le nostre azioni, le nostre scelte”.
Questo è il punto cardine attorno al quale ruota la psicologia umanistica (diffusa da Abraham Maslow e Carl Rogers), una psicologia che ha grande fiducia nell’essere umano e fiducia nell’esistenza (in ogni singolo individuo) di una dimensione profonda di libertà.
Nell’Ecopsicologia confluiscono, inoltre, elementi dell’Ecologia profonda del filosofo norvegese Arne Næss, della teoria dell’inconscio collettivo di Carl Gustav Jung, del concetto di “cittadinanza terrestre” del sociologo Edgar Morin, del concetto di intelligenza ecologica coniato dallo psicologo Daniel Goleman.
Altri contributi importanti sono:
→ la Teoria di Gaia dello scienziato inglese James Lovelock e della biologa statunitense Lynn Margulis, secondo la quale gli organismi viventi non si limitano ad adattarsi all’ambiente ma partecipano attivamente alla sua organizzazione.
→ Il concetto di “cittadinanza terrestre” del sociologo francese Edgar Morin, che considera lo sviluppo dei mezzi di comunicazione e di trasporto come fattori scatenanti di un ampliamento dal senso di identità nazionale a uno planetario.
→ L’espressione “intelligenza ecologica” recentemente coniata dallo psicologo Daniel Goleman per definire l’emergente capacità umana di cogliere le interconnessioni e pensare per processi.
Quali sono le applicazioni dell’Ecopsicologia?
Nella sua pratica, l’Ecopsicologia lavora per favorire la riconnessione dell’individuo sia con la Natura dentro sia con la Natura fuori.
Facilitando la riconnessione con la propria Natura interiore, diventa più facile riconoscersi parte attiva dell’ecosistema.
La pratica dell’Ecopsicologia è legata alla capacità di saper creare attività e percorsi che permettano, sia alle singole persone sia ai gruppi, di favorire la sperimentazione di un più profondo senso di integrità personale e di connessione con la Natura.
Come Green Life Coach, oltre a percorsi di coaching individuali, organizzo anche esperienze in Natura, 1:1 e di gruppo: accompagno le persone a stretto contatto con l’ambiente naturale per permettere loro di scoprire aspetti nuovi e più profondi di sé.
Diffondo una maggiore consapevolezza dei nostri stretti legami con il mondo (con l’ecosistema terrestre) per risvegliare il coinvolgimento e amore necessari per essere parte attiva e affrontare l’emergenza ambientale.
Nella pratica, le attività favoriscono il risveglio dei cinque sensi, l’ascolto profondo, la “degustazione” delle emozioni, l’attenzione ai dettagli, la presenza a se stessi e agli altri, la valorizzazione dei propri talenti, la sensibilità ecologica, il pensiero attivo, la capacità di meravigliarsi, la curiosità e l’empatia nei confronti della diversità, del mondo intero e delle creature che lo abitano (animali, vegetali e umani).
Perché ho scelto l’Ecopsicologia?
Le mie due grandi passioni, la crescita personale e la Natura, sono state la leva che mi ha portata ad avvicinarmi all’Ecopsicologia.
Quando ho scoperto il percorso in Green Life Coaching di Marcella Danon, ho subito pensato che questa formazione rispecchiasse le mie passioni e la mia filosofia di vita.
E così è stato!
Prima di conoscere l’Ecopsicologia, ho sperimentato su me stessa il potere della riconnessione con la Natura, che mi ha aiutata a trovare la mia vera essenza (ne parlo qui).
Inoltre, l’apicoltura e l’attenzione verso l’ambiente mi hanno portata ad acquisire ancora più consapevolezza di quanto tutto sia interconnesso e, di conseguenza, ho abbracciato sempre di più la visione ecocentrica.
Se vuoi rimanere aggiornatə sulle prossime esperienze di gruppo che organizzerò in Natura, ti invito a iscriverti gratuitamente a Spazio Quercia, il rifugio naturale per la tua Crescita Personale e il tuo primo passo verso un maggior benessere.
Sarà una bellissima occasione per conoscerci e per sperimentare un modo nuovo di riconnessione con la Natura!
Grazie per aver dedicato il tuo tempo a leggere questo articolo!
Mi auguro che ti abbia fornito informazioni utili per riflettere su quanto tutto sia interconnesso e sull’importanza di passare del tempo tra la Natura per il nostro benessere fisico e psichico.
Se vuoi condividere le tue riflessioni oppure approfondire alcuni aspetti, ti invito a compilare questo form oppure a scrivermi in DM sulla mia pagina Instagram.
Ti leggerò con molto piacere!
Al prossimo articolo!
Un abbraccio,
Stefania
Fonti
Ecopsiché
Giardinaggio Interiore di Pamela D’Alisa