Il perfezionismo è uno dei peggiori nemici quando si parla di crescita personale e realizzazione degli obiettivi.
Lo so bene perché, ahimé, l’ho vissuto in prima persona.
Anni fa, tendevo a essere perfezionista.
Passavo ore a rivedere ogni minimo dettaglio di un progetto, convinta che non fosse mai abbastanza.
Oppure rimandavo per giorni o addirittura mesi l’inizio di qualcosa di importante, aspettando che fosse tutto “perfetto”. Il problema, però, è che quel momento perfetto non arrivava mai e i mesi passavano…
Il cambiamento è iniziato quando ho capito una cosa fondamentale: fatto è meglio che perfetto.
Cos’è il perfezionismo e come si manifesta?
Il perfezionismo è quella vocina interiore che ti ripete che devi essere impeccabile per sentirti all’altezza.
Anche se inizialmente può sembrare una spinta verso il miglioramento, a lungo andare diventa spesso un freno.
Ti intrappola in un ciclo di insoddisfazione, autocritica e paura di sbagliare.
Ecco alcuni segnali per capire se sei perfezionista:
▪️passi ore a correggere o riorganizzare il tuo lavoro, convinta che non sia mai abbastanza.
▪️Hai paura di fare errori e, quando succede, ti rimproveri a lungo.
▪️Ti senti inadeguata anche quando quando gli altri ti fanno i complimenti.
▪️Fai fatica a delegare, perché temi che nessuno lavori “bene quanto te”.
▪️Ti poni obiettivi altissimi e irrealistici, per te stessa e per gli altri.
▪️Non celebri mai i tuoi risultati, neanche i più significativi.
Ti riconosci in queste descrizioni?
Se sì, il perfezionismo potrebbe essere un ostacolo che limita il tuo potenziale e ti impedisce di vivere con serenità.
Perfezionismo ed eccellenza: qual è la differenza?
Un passo importante per superare il perfezionismo è distinguere tra perfezionismo ed eccellenza.
Il perfezionismo si basa sull’idea di eliminare ogni errore e raggiungere standard impossibili. Questo porta spesso a procrastinare, paralizzarsi per paura di fallire o sentirsi spesso inadeguati.
L’eccellenza, invece, è un approccio più sano e realistico. Significa fare del nostro meglio, riconoscendo che gli errori sono parte del processo e sono necessari per crescere. Quando persegui l’eccellenza:
▪️ti concentri su obiettivi anche alti ma realistici.
▪️Riconosci il valore dei piccoli passi in avanti.
▪️Accetti gli errori come parte naturale della tua evoluzione e crescita.
Come superare il perfezionismo: 4 strategie pratiche
Liberarsi dalla trappola del perfezionismo richiede consapevolezza, pazienza e un po’ di coraggio.
Ecco quattro strategie concrete che puoi mettere in pratica da subito:
1. Accetta l’imperfezione
La consapevolezza è il primo passo per superare il perfezionismo.
Nessuno è perfetto, e questo non solo è normale, ma è anche ciò che ci rende unici.
Gli errori non sono sinonimo di fallimento: sono lezioni preziose che ti aiutano a crescere.
Quando ti accorgi di essere troppo dura/o con te stesso, prova a chiederti: “Che cosa direi al mio migliore amico in questa situazione?”
Spesso, siamo molto più gentili con gli altri di quanto non lo siamo con noi stessi. Impara a trattarti con la stessa gentilezza che riserveresti a una persona cara.
2. Lascia andare il controllo
Il perfezionismo si nutre dell’illusione di poter controllare tutto, ma questa è una battaglia persa in partenza.
Non tutto dipende da te, ed è liberatorio accettarlo.
Invece di cercare di gestire ogni minimo dettaglio, concentrati su ciò che puoi controllare: la tua risposta agli eventi. Questo include anche imparare a delegare.
Affida un compito che consideri “troppo importante” a un collega o a un collaboratore, e fidati del risultato. Potresti scoprire che non tutto deve passare dalle tue mani per essere fatto bene.
Lasciare andare il controllo non significa rinunciare alla qualità, ma liberarti dall’ansia di dover essere sempre al timone di tutto.
3. Inizia senza aspettare il momento perfetto
Il perfezionismo ti tiene bloccata in un ciclo di attesa infinita.
“Aspetto di avere più tempo.”
“Aspetto di essere più preparato.”
Ma sai una cosa? Quel momento “perfetto” non arriverà mai.
Il momento giusto è adesso. Agire è più importante che aspettare di sentirti pronta.
Anche se ti sembra incompleta o imperfetta, comincia quell’attività, quel progetto: ti sorprenderà scoprire che, una volta avviato, il resto seguirà più facilmente e che puoi sempre aggiustare il tiro strada facendo.
4. Scegli l’eccellenza, non la perfezione
Il perfezionismo ti porta a fissare standard irraggiungibili, mentre l’eccellenza ti spinge a fare del tuo meglio, senza però l’ossessione di eliminare ogni errore.
Ecco alcune differenze fondamentali:
▪️nel perfezionismo, obiettivi irrealistici ti portano a sentirti sempre “inadeguata”. Nell’eccellenza, obiettivi realistici ti permettono di godere dei tuoi progressi e di sentirti soddisfatta.
▪️Il perfezionismo ignora i piccoli successi, l’eccellenza li celebra.
Come applicare questo principio?
1. Definisci obiettivi realistici. Sii ambiziosa, ma tieni conto delle risorse e del tempo a tua disposizione.
2. Annota i tuoi progressi. Ogni giorno, prendi consapevolezza dei piccoli passi in avanti. Ti aiuterà a focalizzarti su ciò che hai ottenuto, anziché su ciò che manca.
3. Celebra i risultati, anche quelli piccoli. Hai completato una parte di un progetto? Concediti un momento di gratificazione. Hai ricevuto un feedback positivo? Accettalo senza sminuirti.
Conclusioni
Tentare di essere perfetta non ti porterà a essere più amata o stimata, ma ti porterà a essere schiavo di te stessa e delle tue aspettative.
Il perfezionismo può essere un ostacolo pesante, ma con la consapevolezza e gli strumenti giusti puoi trasformarlo in un’opportunità per crescere.
Iniziare a liberarti dal perfezionismo è un dono che fai a te stessa: ti permette di vivere con più leggerezza e serenità.
Se senti che hai bisogno di supporto, prenota una consulenza conoscitiva gratuita con me.
Insieme, possiamo lavorare per trasformare il perfezionismo in una spinta positiva e raggiungere i tuoi obiettivi senza stress.
Non aspettare il momento perfetto: inizia oggi!